I musicisti del Contemporary Trio Experience presentano una collezione di note brillanti, adatta a tutte le stagioni dell’anima, ben modulate, senza il desiderio di fuga verso l’impossibile o la necessita di perdersi in eccessi ridondanti…
//di Francesco Cataldo Verrina //
Contemporary Trio Experience nasce nel 2021. Il nome è determinato dal fatto che i tre elementi costitutivi provengano da tre differenti esperienze, quindi frutto dalla loro fusione, dove la sintesi rappresenta la peculiarità dominate. Dalla combinazione di pianoforte, basso e batteria scaturisce uno stile jazzistico che scruta verso il passato, ma guarda attentamente al futuro e che evidenzia una sinergica collegialità esecutiva caratterizzata da una disinvolta e fluida improvvisazione, in cui ciascuno dei sodali si alterna nell’esecuzione di assoli e riffing che ruotano intorno al perno di un’idea centrale, alternando una vibrante energia pulsionale a momenti di lirico abbandono, dettati anche da cambi di mood, accelerazioni e decelerazioni, oltre che dall’impasto timbrico.
Le melodie di «Becoming» sono facili e allo stesso tempo intriganti. Le composizioni proprie di Stefano Lestini e gli standard piu famosi arrangiati in maniera originale propongono al fruitore un’esperienza musicale totalizzante e di sicuro spessore emozionale, dove l’equilibrio, non solo ritmico-armonico, diventa l’elemento di spicco. Tutto ciò si avverte subito dalle prime note dell’opener, «A Walk With Zacrì», in cui bastano poche manciate di note proficuamente risonanti per delineare la viabilità di un tracciato armonico, alquanto desueto, almeno non prevedibile, e ad indicare le coordinate della tabella di marcia. L’inizio funge da accattivante apripista e spinge l’ascoltatore ad andare oltre: l’impianto sonoro è materico, quasi da poter essere modellato creativamente come l’argilla. Lo sviluppo narrativo dell’opera appare coeso e sinergico ed i tre musicisti recitano a soggetto la loro parte: Stefano Lestini, pianista, compositore, arrangiatore. si e affacciato negli anni “70 sulla scena jazzistica Italiana conquistando rapidamente una posizione di primo piano, Mauro Salvatore: docente e batterista di lungo corso ha suonato con i migliori musicisti nazionali ed internazionali, the last but not least, il contrabbassista Flavio Bertipaglia, giovane musicista che ha mostrato precocemente il proprio talento.
Idealmente, l’ascolto di «Becoming» dovrebbe svolgersi come la lettura di un unico lungo paragrafo, poichè simile all’esperienza di ascolto di una loro tipica performance dal vivo. I musicisti del Contemporary Trio Experience presentano una collezione di note brillanti, adatta a tutte le stagioni dell’anima, ben modulate, senza il desiderio di fuga verso l’impossibile o la necessita di perdersi in eccessi ridondanti, ma soprattutto caratterizzata da un’ottima calibrazione tonale, garantendo, in questo modo, il perdurare dell’effetto gradevolezza. Non manca neppure qualche schema minimalistico che talvolta s’inerpica su una melodia sibillina e trasversale, ma lo spettro espressivo risulta, costantemente, ampio, piacevole e ricevibile. Basta soffermarsi su composizioni come «Old Train Blues» che guarda nello specchietto retrovisore della tradizione o «Truth Simplicity», elegante e riflessiva, chiara e delicata in superficie ma capace di penetrare in profondità, quasi sottopelle, per mezzo di trame fluenti e puntellate da una buona coesione del piano con il basso e la batteria, mentre «Fiesta» si colora di atmosfere gioiose ed esotiche. L’album dimostra una mercuriale progettualità che si estrinseca sulla scorta di scambi ed intrecci strumentali realizzati con scioltezza e scorrevole combinazione sintattica, dove la forza narrativa dei singoli interventi rende quasi tangibili le immagini sonore descritte ed evocate. Ne sono la dimostrazione brani come «Stil Riding», una ballata suadente, intima e crepuscolare o la particolare versione di «With A Little Help From My Friend» dei Beatles che produce una sorprendente sensazione di dinamismo evocativo e di divorante tensione armonica. L’originalità consiste nel saper navigare cambiando le coordinate e le direzioni originarie, palesandosi splendidamente fedeli allo spartito a firma Lennon-McCartney. Sembra che il gioco di squadra a tre sia la risultante di un incastro quasi perfetto, ben evidenziato in «Young Boy Playing», un morbido telaio elastico vibrante di emozioni. Il costrutto complessivo, talvolta recide i legami con la melodia fratturandosi in un’insieme organico di fraseggi pianistici e di taglienti stimolazioni ritmiche che permettono all’organico di percorrere un range sonoro piuttosto ampio. «Let’s Have A Fun», con il suo movimento zampillante ed arcuato, ne diventa la rappresentazione plastica, mentre «Chorinho» fa dell’esotismo la sua carta vincente. In chiusura il trio si distende, riprende fiato, gli spazi si dilatano e si arricchiscono di una rinfrancante serenità con “Papillon”, un leggiadro volo pindarico sulle ali dei una farfalla, basato su una piacevole melodia quasi cameristica. «Becoming» del Contemporary Trio Experience non è un disco deflagrante o rivoluzionario nella forma e nei contenuti: il trio disegna momenti di buon jazz, elegante e sobrio, accenni latini o simil-samba, spazi improvvisativi ben congegnati, ma soprattutto rende idiomaticamente giustizia al linguaggio jazzistico, talvolta fin troppo tradito e contaminato da elementi incongruamente corrosivi.
Francesco Cataldo Verrina