Alberto Alberti & Joe Henderson

BANDO DI CONCORSO RISERVATO AI MUSICISTI JAZZ

Stix Music Club e Perugia – GleAM Records – Doppio Jazz Web Magazine

indicono e organizzano

il Premio Perugia “Alberto Alberti per il Jazz”, concorso nazionale riservato a musicisti italiani e stranieri, senza limiti di età, con lo scopo di incoraggiare e incentivare il talento e di promuovere la cultura del jazz.

  1. Dopo una prima valutazione dei materiale audio o video, fornito dai partecipanti, il Concorso si svolgerà per selezioni in presenza, dal 01/05/2024 al 30/11/2024, con relativa serata finale e premiazione prevista per metà dicembre 2024, a Perugia presso lo Stix Music Club. Suddetto concorso è aperto ai musicisti jazz: solisti, gruppi ed ensemble fino ad un massimo di 12 elementi, purché non legati da vincoli contrattuali.
  2. I concorrenti dovranno preventivamente comunicare il formato: duo, trio, gruppo o ensemble e la tipologia di strumenti usati durante la propria esibizione. I solisti possono richiede l’accompagnamento di una sezione ritmica fornita dall’organizzazione: basso e batteria, oppure basso, batteria e pianoforte o chitarra.
  3. Purché maggiorenni, non sono previsti per i partecipanti limiti di età e di nazionalità. I minorenni sono ammessi solo se facenti parte di un gruppo o di un ensemble, di cui il portavoce si assume ogni responsabilità.
  4. L’organizzazione s’impegna a fornire un supporto tecnico professionale ed una microfonazione adeguata al tipo di strumenti usati dai concorrenti, inoltre garantisce la presenza fissa di un pianoforte e di una batteria sullo stage.
  5. L’iscrizione al concorso ha il costo costo di € 50,00 (cinquanta Euro per ogni formazione) per spese di segreteria, da versare tramite bonifico bancario al seguente IBAN: IT53U0301503200000004102595, intestato a Marco Pellegrini con la causale: iscrizione “Premio Perugia Alberto Alberti per il Jazz 2024”, e nome del candidato/i. L’organizzazione non prevede rimborsi spesa: spostamenti, pernotti ed altre esigenze personali saranno a totale carico dei partecipanti.
  6. Al vincitore/i del contest verrà garantito un contratto discografico con la GleAM Records, con la produzione, pubblicazione e distribuzione su tutto il territorio nazionale di un CD, ufficio stampa e relativa promozione. Tempi, modalità e luoghi saranno stabiliti dall’organizzazione in accordo con l’etichetta discografica. Qualora il vincitore/i dovesse disporre di un’autoproduzione su master, prima della stampa e della distribuzione, ne sarà valutata la qualità tecnica ed artistica.

AUDIZIONI

  1. I Concorrenti saranno ammessi alle selezioni in presenza in ordine alfabetico o con altro metodo giudicato idoneo dalla commissione esaminatrice, salvo eccezioni per indisponibilità motivata nel giorno previsto, che potrà essere spostato in maniera concordata. La prima selezione avverrà attraverso la valutazione di materiale digitale fornito dal concorrente/i, in allegato alla domanda di iscrizione. Si richiede un file audio o video ad alta risoluzione contenente almeno tre esecuzioni. La domanda d’iscrizione e relativi allegati dovranno pervenire entro e non oltre il 30 aprile 2024.
  2. Il calendario delle prime selezioni in presenza, sarà reso noto in tempo utile.
  3. Le audizioni, le serata di premiazione e il concerto finale con la presenza di pubblico, si svolgeranno presso lo Stix Music Club, Strada San Pietrino 1/B, Perugia, zona Madonna Alta, con calendario da definirsi.
  4. I partecipanti al concorso sono tenuti a informarsi presso la segreteria dell’organizzazione riguardo il giorno, l’ora della propria audizione. I ritardatari potranno essere ammessi solo a insindacabile giudizio della commissione esaminatrice, prima della chiusura del verbale relativo alle selezioni.
  5. Prima della propria audizione, i concorrenti dovranno consegnare alla giuria un documento d’identità e copia delle composizioni da eseguire. Sono previsti 3 brani per ogni concorrente, inediti, cover o standard.
  6. Il calendario delle audizioni e selezioni, così come la serata finale e la premiazione potrebbero essere modificate in relazione al numero delle iscrizioni o a concomitanze di varia natura. In tali circostanze, tutti i partecipanti al concorso verranno avvisati in tempo utile.

COMMISSIONE/GIURIA

  1. La Commissione Giudicatrice sarà composta da musicisti, giornalisti, musicologi e discografici di provata esperienza, attraverso una valutazione segreta e insindacabile.
  2. I vincitori dovranno esibirsi gratuitamente, secondo il programma predisposto dagli organizzatori, nelle Serate di Premiazione e/o nel Concerto finale, che si terranno presso lo Stix Music Club, pena l’annullamento del relativo Premio.
  1. I concorrenti non potranno vantare alcuna pretesa economica per le registrazioni audio e/o video relative ad ogni fase del concorso e dei concerti di premiazione. Tali registrazioni resteranno di proprietà esclusiva dell’organizzazione per qualsiasi eventuale ed opportuno utilizzo con relativa liberatoria da parte dei concorrenti, allegata alla domanda d’iscrizione.
  2. Non potranno altresì essere effettuate riprese con telefonini o altro, registrazioni o foto dei concorrenti durante tutto il concorso, se non tramite espressa autorizzazione degli organizzatori. Il tutto sarà documentato da quattro telecamere ad alta risoluzione predisposte in sala gestite da una regia e dalla presenza di un fotografo professionista.
  3. Le audizioni/selezioni e tutte le esibizioni relative al concorso potranno essere trasmesse in streaming su varie piattaforme digitali con autorizzazione implicita dei concorrenti al momento della richiesta di partecipazione.
  4. Il giudizio finale della giuria è insindacabile ed il Premio personale ed incedibile. Nel caso il vincitore/i dovesse rinunciare per motivazioni varie, o qualora si dovessero verificare delle irregolarità, il premio passerà automaticamente al secondo/i classificato. Per il secondo ed il terzo classificato è prevista una targa ricordo e per tutti i concorrenti un attestato di partecipazione.

DOMANDA DI ISCRIZIONE

  1. Le domande di iscrizione vanno compilate su un apposito modulo predisposto dall’organizzazione o su copia di esso.
  2. I partecipanti troveranno suddetta modulistica on line predisposta alla compilazione o scaricabile in formato PDF dai siti: www.stix.it e www.doppiojazz.it ed inviata via mail a: info@doppiojazz.it / stix@stix.it, allegando copia della ricevuta di versamento della quota d’iscrizione, oppure tramite raccomandata a Stix Music Club, Strada Vicinale San Pietrino 1/B, 06129 PERUGIA
  3. Per informazioni si possono utilizzare i seguenti contatti 075.5052415 /393.2057568/ 349.6668062 (ore ufficio)

L’iscrizione al Concorso implica l’accettazione integrale e incondizionata delle norme contenute nel presente regolamento. Per eventuali controversie è competente il Foro di Perugia.

SCARICA QUI IL REGOLAMENTO E LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

INFORMAZIONI:

Quando Alberto Alberti nel 1973, insieme a Carlo Pagnotta e Gino Gigante, suo fidato collaboratore diede vita a Umbria Jazz, era il riferimento principale in Italia di alcuni dei massimi artisti jazz, per i quali svolgeva l’attività di manager e intermediario per tutta l’Europa: Miles Davis, Dexter Gordon, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Cedar Walton, Chet Baker, René Thomas, Gato Barbieri, Kenny Clarke, Thelonious Monk, Charles Mingus, Art Blakey e altri. Assieme ad Antonio “Cicci” Foresti il ventiseienne Alberti, nel 1958, aveva già creato il Bologna Jazz Festival. Sempre in occasione di Umbria Jazz, il manager bolognese, conobbe l’allora giovane Sergio Veschi con il quale, nel 1976, fondò la Red Records, destinata a divenire una delle più importanti etichette indipendenti europee, al pari della danese SteepleChase e dalla tedesca Enja. Con la Red Record Alberti pubblicò i dischi di Sam Rivers, Phil Woods, Cedar Walton, Kenny Barron, Massimo Urbani, Joe Henderson, Charlie Rouse, Bobby Watson, Billy Higgins, Viktor Lewis e tanti altri. Alberti e Veschi, nel 1990, ebbero la geniale idea di allestire una formazione all-stars chiamata Jazz Tribe, formata da Jack Walrath alla tromba, Bobby Watson al sax alto, Walter Bishop Jr. al piano, Charles Fambrough al contrabbasso, Joe Chambers alla batteria e Ray Mantilla alle percussioni. Non secondaria fu la sua attività di produttore presso l’RCA per l’etichetta Vik specializzata in jazz, su cui pubblicò  Steve Lacy in trio, Paul Bley, Cecil Taylor e Chet Baker.

L’amore per jazz da parte di Alberto Alberti, batterista dilettante che si autodefiniva «il miglior piatto dell’Emilia Romagna», proveniva da molto lontano. Nel 1953, poco più che ventenne, insieme all’amico Carlo Trevisani, si trasferì in Inghilterra dove si mantenne facendo il cameriere e lavoretti vari ma, soprattutto, frequentando la scena jazz londinese, notturna e diurna. In una delle varie scorribande per le strade della capitale dell’impero britannico, al numero 100 di Oxford Street, Alberto conobbe il proprietario di un negozio di dischi jazz, Colin Pomroy, il quale dopo averlo preso in simpatia per i suoi ripetuti acquisti e la certosina conoscenza della materia, gli propose di aprire in Italia un punto vendita specializzato in supporti fonografici d’importazione con lo stesso marchio di quello londinese, un’attività commerciale che Colin stesso averebbe finanziato e rifornito di materiale discografico in conto deposito, senza che la controparte dovesse versare anticipi o acconti. Alberti ed il suo amico trovarono la proposta allettante e priva di rischi accettandola al volo. Non passò, infatti, molto tempo prima che, in Via Caprarie 3 a Bologna, venisse inaugurato il leggendario Disclub, il primo negozio italiano dedicato esclusivamente agli album jazz d’importazione. Il punto vendita bolognese divenne ben presto il fulcro di un’intensa attività jazzistica, nonché luogo di ritrovo e di riferimento per decine musicisti e addetti ai lavori.

Alberto Alberti è stata una delle figure più significative per la diffusione del jazz in Italia, di cui ha allargato la visione e i confini rispetto ad altre gestioni o organizzazioni di eventi, manifestazioni ed iniziative similari, certamente, più ristrette, localistiche, elitarie e meno inclini alla divulgazione di massa. Negli anni Settanta, con l’arrivo delle avanguardie e dei movimenti studenteschi e antagonisti, Alberti seppe cogliere un momento storico importantissimo, portando il jazz oltre l’interesse degli avvocati e notabili di provincia, estendendone la conoscenza presso un pubblico molto più vasto e popolare: il caso di Umbria Jazz è fondamentale per comprendere le proporzioni del fenomeno. Un piccola regione, famosa per la sua misticità, ed una città come Perugia, arroccata nelle sue tradizioni, per quanto apprezzabile per le bellezze architettoniche, che si ritrova improvvisamente ad accogliere una massa umana fatta di giovani e appassionati di jazz provenienti da ogni parte del pianeta. Fenomeno che, per il codice ideale dell’organizzazione di eventi musicali, stabilisce un precedente divenendo un modello da imitare. Perugia che si trasforma per alcuni giorni in una sorta di Woodstock urbano a cielo aperto. Soprattutto Umbria Jazz che, grazie alle conoscenze e ai legami di Alberto Alberti, assume i connotati di un fenomeno riconosciuto a livello mondiale da artisti e addetti ai lavori.

Alberto è scomparso nel settembre del 2006, a causa di una brutta malattia, poco dopo aver ricevuto l’incarico di sovrintendere alla rinascita del Festival Jazz di Bologna, un evento al quale da lungo tempo sognava di ridare vita e di riportare agli antichi splendori. Alberti, sia come organizzatore che come discografico e manager, era un professionista brillante, cortese, visionario, lungimirante, con un carattere non facile, non privo di contraddizioni e sbalzi umorali. Per contro, era un uomo diretto, senza retorica, fortemente induttivo e in grado di travasare entusiasmo in quanti gravitavano negli ambienti jazzistici italiani: giornalisti, studiosi, musicisti, fotografi, tecnici, discografici e addetti ai lavori a vario titolo; soprattutto, come organizzatore, era dotato di una penetrante comunicativa basata sulla capacita di attutire le riluttanze dei suoi artisti, sovente in preda ai capricci ed a certi vizi da divi, riportandoli all’ordine delle faccende pratiche e umane, dunque a rispettare gli impegni assunti, senza forzature ma con uno straordinario lavoro di tipo psicologico, che lo manteneva sempre su un piano paritetico e mai subalterno perfino rispetto a talune vedette internazionali del jazz. Una figura carismatica, quella di Alberto Alberti, un unicum non clonabile in certi ambienti, specie nell’improvvisato microcosmo dell’odierna organizzazione di eventi musicali e fiere della vanità.

Alberti / Mantilla / Mutti